Il fuoco è il mio elemento, la rabbia verso i miei nemici quello che mi spinge ad andare avanti, il coraggio ciò che fa di me uno dei guerrieri più forti tra i custodi degli elementi.
Non ho paura del dolore, ne ho già conosciuto troppo; non temo la morte, è già venuta a farmi visita molti anni fa e non mi ha avuto per un soffio; il mio cuore è di ghiaccio e nulla lo ha mai scalfito.
Poi è arrivata lei.
Ho percepito emozioni che non conoscevo, provato sentimenti di cui non sapevo l’esistenza; sono cambiato. Allora mi è stato portato via tutto. Di nuovo.
Come potrò vivere per sempre sapendo che non sarò mai degno dell’unica persona che abbia mai amato?
Attenzione: se leggerete questa recensione senza aver letto il primo volume di Laura Rocca, subirete degli spoiler.
Dopo l’esordio di Laura Rocca con l’opera ‘Le Cronistorie degli Elementi’ ho decretato che (parere personale) Aidan non mi piace. Dimostrando ancora una volta il mio essere Outsider non c’è stato verso di farmelo piacere, nonostante il folto gruppo incontrato sul mio cammino virtuale, che invece patteggia per lui, io sono rimasta sulle mie convinzioni.
Al contrario invece, dopo alcuni intoppi ‘tecnici’ personali, ho capito che, la saga delle Cronistorie ha un potenziale enorme, adoro la narrazione globale di questa serie, quindi, quando è uscito Aidan ero sì felice di avere nuovamente qualcosa tra le mani che mi riportasse in quelle atmosfere, ma di contro avevo paura. Sì, paura di annoiarmi a morte con la monotonia di Aidan, che per una buona parte c’è stata eh (sempre parere personale), ma durante la lettura è cambiato qualcosa: le parole che mi avevano detto riguardanti questo personaggio hanno preso un significato ben preciso.
Nelle Cronistorie Aidan è stato (ovviamente) trattato a livello marginale e quello che reputavo noioso, nello spin off a lui dedicato invece è diventato struggente, devastante, doloroso, faticoso!
Una lotta feroce con i propri sentimenti! Celine rimarrà sempre la mia preferita, ma lei non è nata e cresciuta dentro quel popolo, a differenza di Aidan, che ha perfettamente a mente il valore che la sua persona ha: il risveglio di un essere che ormai si considerava fosse solo un mito.
Quindi per quanto Aidan abbia scoperto l’amore vero e per quanto sconvolgenti siano le sensazioni provate con lei, non metterà mai Celine prima del futuro del suo popolo. In questo libro è tutto molto più chiaro. L’idea della Rocca di scriverlo è stata ottima!
Di contro (o forse perché sono un’affamata lettrice come voi), posso dire che avrei voluto pari passo tutto il punto di vista di Aidan, ma Signori e Signore, siamo realisti: si tratta pur sempre di uno spin off!
Il libro è strutturato in flash back e, per alcune scene la resa è davvero ottima, pigramente mi sono chiesta come sarebbe stato in prima persona.
Chissà quale sarà il prossimo personaggio ad essere approfondito in uno spin off….
Vediamo un po’, che altro possiamo dire? Per esempio che ne pensate della chicca che ci ha regalato l’Autrice? L’inizio del secondo libro? Perché Laura Rocca è una che ci sa fare, sa come incatenare i suoi lettori.
Ci ho messo solo una notte per decidere che mi sarei fatta del male e avrei letto questo cammeo e così adesso sono nella vostra stessa situazione: quando uscirà il secondo volume delle Cronistorie? Non posso aspettare!
Non dimenticatevi di provare l’originale ricetta contenuta nel libro, personalizzata e dedicata ad Aidan: per quanto mi riguarda, la proverò quanto prima e ve lo dimostrerò con foto e cucchiaini!