Pubblicato in: 2019, Il Club di Aurora, Kindle - letture digitali.

Appuntamento con il club di Aurora

«Se la nostra gente volesse, grazie agli alberi, potrebbe accorciare notevolmente le distanze, ma poi ci si renderebbe conto della tragedia che ci circonda, le persone conoscerebbero la Verità» continua. «Quale Verità?» domando incuriosito «Che il nostro mondo è un mondo chiuso»
In procinto di essere sacrificato al Demone che governa l’Aldisotto, Eridan scopre una verità che porterà con sé: il mondo in cui vivono è un luogo chiuso.
Il suo nome, tra la sua gente, verrà dimenticato. L’amore per la famiglia e per la promessa sposa lo hanno portato a compire un passo falso e a divenire un sacrilego.
Il segreto che il nonno gli rivela, poco prima della cerimonia che lo condannerà a morte, contiene in sé un barlume di speranza: qualcuno di loro, condannato alla sua stessa sorte, è riuscito a salvarsi. Non tutto, quindi, sembra essere perduto.
Nell’Aldisotto, nata da un utero artificiale, Nara muove i primi passi in un ambiente ostile. Gli esseri umani che lo abitano, solo in apparenza, sembrano essere civili.
Quando i due ragazzi si incontreranno, per entrambi si aprirà una nuova consapevolezza. Costretti a fuggire per salvare le loro vite, dovranno misurarsi con forze più grandi di loro, cercare di ripristinare l’equilibrio tra le loro genti e ricordare ciò che, da tempo immemore, è stato dimenticato.
Oblivion è il primo di tre libri autoconclusivi. Pur partendo da una premessa comune, le storie prendono svolte diverse per ricongiungersi in un successivo momento. I protagonisti e gli antagonisti muovendosi all’interno dei loro mondi ci accompagneranno, attraverso salti spazio-temporali, in un multiversum dove tutto sembra già essere stato scritto pur essendo , di volta in volta, nuovo

Riassunto delle puntate precedenti di questa rubrica:
Due cuori a zonzo;
Furens Lupus Sum;
Tiger Indomabilis: (sequel furens lupus sum)
Emeth

 

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Pubblicato in: 2019, Il Club di Aurora

Appuntamento con il club di Aurora

Renèe ha circa venti anni e da otto vive in un orfanotrofio gestito da suore. Nonostante non ricordi il suo passato e di lei non si sappia nulla, conduce una vita normale come tutti i ragazzi della sua età. Finché un terribile incubo non le apre uno scorcio su quello che potrebbe essere stato il suo passato. Da quel momento per Renèe nulla sarà più come prima.
***
«Davvero vuoi uccidere la morte?»
«Tu non sei la morte. La morte non è sofferenza, ma la fine delle sofferenze. Non è sadica, bensì pietosa. Tu sei un mostro e io ti inseguirò fino in capo al mondo. Potrai avere tutti gli schiavi che vuoi, ma io ti combatterò sempre. E ogni volta crescerò di più, i miei poteri si arricchiranno, mentre i tuoi affievoliranno. Guardami bene» gli dico, fissando quelle orribili orbite nere «Perché è il mio volto quello che dovrai ricordare, insieme all’ira di chi mi ha generata» Sgusciando dalla mia stretta, ringhia «Io ho mangiato anche te. La tua carne aveva un buon sapore, così come il tuo ventre»
«Taci» grido.
«Io non ho un volto, ne ho migliaia, sono nascosto in ogni uomo. Entro in lui con il suo consenso, richiamato dalla forza della bramosia che lo possiede e, attraverso di lui, mi nutro e vivo. Molti mi cercano, mi evocano per possedere la mia stessa forza. Non puoi vincere contro di me. Sei solo una palla di fango creata dal piscio e dallo sperma di chi, attraverso di me, ti ha violata.»

Riassunto delle puntate precedenti di questa rubrica:
Due cuori a zonzo;
Furens Lupus Sum;
Tiger Indomabilis: (sequel furens lupus sum)

 

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Pubblicato in: 2019, Duologia, Fantasy, Il Club di Aurora, Kindle - letture digitali., Sociale

Mito eri e mito ritornerai

Oceania, continente del non ritorno.
Molto di più.
Una prigione per il corpo e per la mente di coloro che hanno la sfortuna di venire deportati.
Molto di più.
Una piccola biosfera,
una gigantesca scacchiera in cui ignoti giocatori dispongono strategicamente i loro pezzi,
un’incubatrice di colture letali,
molto di più.
E’ l’antitesi di Roma, dell’ordine supremo, è il caos che domina sulla libertà, la crudeltà sulla pietà.
Per coloro che hanno visto i loro natali nella colonia penale il suo nome è “casa”.
Per tutti gli altri è solo il luogo del non ritorno.
Per noi che ora sappiamo, Oceania è il LORO mattatoio privato.

(Cronache della memoria: libro Unico)

Nella colonia penale di Oceania, Silyen si troverà ad affrontare nuovi nemici e a ritrovare vecchi amici che credeva perduti.
Le condizioni, all’interno del continente sono estremamente precarie: tutti devono combattere per il diritto di sopravvivere.
Nel frattempo, in un villaggio sperduto, Tomas si sveglia e scopre di non avere né memoria né passato e le sue uniche certezze riguardano la conoscenza delle armi. Tuttavia sente di non appartenere a quel mondo ostile.
Quando la sua vita s’intreccerà con quella di Silyen, le cose cambieranno per entrambi.
Anche se i veri nemici non sono solo quelli che quotidianamente devono affrontare, poiché, nell’ombra, qualcuno sta tramando a loro insaputa, intrecciando e tessendo il destino dell’umanità.
In questo secondo e conclusivo libro della saga, ogni mistero verrà svelato, ogni inganno portato alla luce per scoprire che il caso non esiste.

Riassunto delle puntate precedenti di questa rubrica:
Due cuori a zonzo;
Furens Lupus Sum;

Mentre nel primo libro avevamo una storia incentrata su Silyen e Lucio, in questo libro abbiamo invece l’obiettivo sul pianeta, o meglio, in verità l’obiettivo è su tutti noi, ben nascosto, che ci osserva. Ci valuta e ci analizza. Il grande Fratello, o Matrix, o addirittura Dio in persona. In ogni caso, in questo romanzo, la verità lascia con molto amaro in bocca e non sono del tutto sicura che ci sia un lieto fine.

In questo secondo volume tutti i nodi vengono al pettine, potremo godere di molti POV (punti di vista). L’esistenza in Oceania è molto strana, ma soprattutto violenta e spietata; vi sono moltissime situazioni che non tornano, ma soprattutto c’è qualcosa che non va nel territorio.

Piano piano saremo messi al corrente anche noi, anche se non ci farà per nulla piacere.

Divide et impera…Direi più che eloquente per trarre le proprie conclusioni.

Ad un certo punto ho visto chiaramente la globalità della storia come il grande cerchio della vita, gli scherzi di Madre Natura e i suoi stratagemmi per trionfare sempre sulla vita. Mi è molto piaciuto questo concetto.

Inoltre in questo romanzo Silyen perde definitivamente la sua innocenza e diventa adulta a pieno titolo.
Cerco di dare una definizione a questo libro conclusivo, ma per i suoi contenuti, mi è rimasta molta malinconia.

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Alcune domande all’Autrice Aurora Stella.

– Pensi che la storia di Silyen e Lucio possa dare ancora qualcosa ai lettori? Hai ancora qualcosa da raccontare su di loro? (o altri personaggi della duologia)

All’inizio avevo strutturato i libri per essere una trilogia e , in effetti, ho lasciato il finale aperto di proposito. Avrei voluto fare un capitolo sulla colonia di Marte, in lotta per la propria definitiva indipendenza dalla Terra . Poi però ho preferito lasciare così.

– Ho notato che il secondo volume è diverso dal primo, più fagocitato, più angosciante. A te i volumi fanno lo stesso effetto?

ll secondo volume rivela il lato oscuro e volevo che fosse angosciante. Nel primo libro, tutto sommato, si ha solo una vaga percezione di quella che potrebbe essere la realtà, ma tutto sommato i benefici superano i problemi: nessuno ha la percezione di essere uno schiavo. Comunque sono felici: vengono istradati fin da bambini a fare esattamente il lavoro che sono predisposti a fare, non ci sono più crimini, niente guerre o malattie. nessuna povertà. Ma cosa permette il mantenimento di una simile società? Oceania è un laboratorio, un “mattatoio privato” in cui sperimentare in piccolo qualcosa da riportare poi nel mondo. E , puri di mantenere il controllo i “cervelloni” non esitano a servirsi di qualsiasi escamotage. Ma la natura ha un suo ordine e non è possibile ingabbiarla e piegarla alla propria volontà. Come faccio dire anche a Lucio, se l’uomo deve finire , che finisca…

– Potresti condividere con noi qualche novità succosa sulla tua attività di Scrittrice?

sono un’autrice che ama sperimentare. Amo più o meno tutti i generi e mi diverte scrivere. Il problema è che scrivo tonnellate di cose e non ho il tempo , poi, di correre dietro a tutti i progetti che inizio. Sto scrivendo un a saga fantasy che finirò l’anno del mai anche perché, trattandosi di libri correlati ma non veri e propri sequel, devo scriverli contemporaneamente. poi mi sono impicciata il cervello con un’altra saga fantascientifica ambientata in una serie di universi paralleli. L’ho iniziata con Oblivion e anche quella prima o poi la terminerò. E poi narrativa, umoristici un altro horror, un drammatico e un fantascientifico puro. Lo so che sembro psicopatica, ma se mi viene un’idea non resisto e devo buttarla giù.

Pubblicato in: 2019, Fantasy, Kindle - letture digitali., Saga

Percorsi accidentati, opera molto buona!

Quando raggiunge la grotta in cima al ghiacciaio, Alastair capisce subito che il Nemico l’ha preceduto. Sua moglie Sarah è stata uccisa, come gli altri maghi lì rifugiati. Solo il debole vagito di un neonato lo rincuora: suo figlio Callum, seminascosto accanto al cadavere della madre, è ancora vivo. Ma quando Alastair lo prende fra le braccia, le terribili parole incise nel ghiaccio da Sarah prima di morire lo fanno inorridire… Dodici anni dopo, quando Call viene ammesso al Magisterium, la prestigiosa accademia riservata ai ragazzi dotati di talento magico, suo padre è contrario: sin dalla più tenera età ha insegnato al figlio a diffidare della magia. E ora Rufus, il magister più anziano della scuola, lo ha ammesso all’Anno di Ferro, il primo del Magisterium. Call non può sottrarsi al suo destino. La magia scorre, in certe famiglie. Ma sul destino di Call incombe fin dalla nascita l’artiglio del Nemico.

Per loro stessa ammissione, hanno usato precisi stratagemmi per “avvincere” il lettore, per condurlo un passo dopo l’altro nella direzione da loro decisa.
Magisterium, il primo di cinque libri, per me è promosso!

Holly Black l’ho conosciuta con -Fate nelle tenebre-, mentre Cassandra Clare credo sia un po’ più popolare per via di -Shadowhunters-, altro strepitoso lavoro. Entrambe hanno dell’ottimo potenziale. Con questa saga hanno riunito le loro menti e le loro abilità, realizzando, almeno per quanto riguarda il primo, un nuovo ed entusiasmante mondo.

Magisterium, l’anno di ferro vol 1
Recensioni controverse, dita puntate, grida all’imitazione o al plagio, certo mi sono resa conto anche io, soprattutto all’inizio, che la somiglianza con Hogwards era lì, evidente tra le righe. Tuttavia, sono riuscite a dare una loro impronta, forte e dilagante alla scuola del Magisterium, donandogli una sua precisa identità che nulla ha a che vedere con la scuola del maghetto più amato del mondo.

Potrei continuare a parlarne paragonandolo a Harry e la sua scuola, ma non lo trovo giusto, non dopo lo sforzo fatto dalle Autrici per conferire all’opera la sua impronta digitale univoca. Chi sono io per insidiare le vostre menti?

Callum Hunt, un protagonista davvero tutto da scoprire, non solo per la sua forma da adolescente incazzato con il mondo, ma anche per la sua disabilità, che lo rende unico. Un particolare che di solito non troviamo nel fantasy.
Bravissime le Autrici, nel descrivere ogni scena rendendola diversa “a causa” della disabilità del ragazzo. Siamo abituati a vivere a mille miglia all’ora, ma non conosciamo la vita e la visione dei portatori di handicap, le loro paure, le loro limitazioni. Anche per questo ho amato questo primo libro!

Insieme al fantasy vi sono risvolti psicologici molto calzanti e che portano a riflessioni sulla nostra vita, sui nostri rapporti con i genitori, particolari di vita che rendono l’opera ricca e al di sopra di un fantasy qualsiasi e tradizionale.
Holly e Cassandra hanno lavorato davvero bene e sono molto propensa a continuare per conoscere sempre meglio Callum e gli altri personaggi, e quel mondo così unico e magico.

Pubblicato in: 2019, Fantascienza, Fantasy, Kindle - letture digitali., Saga

Il concetto di ‘Alieno’

Primo libro della serie “Lux”.E se l’amore viaggiasse alla velocità della luce? Katy, una book blogger diciassettenne, si è appena trasferita in un paesino soporifero del West Virginia, rassegnandosi a una noiosa vita di provincia. Noiosa finché non incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo del suo giovane vicino di casa: Daemon Black è la quintessenza della perfezione. Poi quell’incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. Ma un giorno Daemon salva Katy da un’inspiegabile aggressione, bloccando il tempo con… un flusso sprigionato dalle sue mani. Sì, il ragazzo della porta accanto è un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Katy, senza volerlo, c’è dentro fino al collo. L’unico modo per sopravvivere è stare incollata a Daemon. Sempre che lei non lo uccida prima…Sexy, appassionante e irrinunciabile, Obsidian è il primo capitolo della serie “Lux”.

Voglio essere sincera: non lo so. Incoraggiante vero?
Dunque, la mia prima impressione è che la storia avesse lo stesso scheletro della saga di Twilight, salvo che qui abbiamo gli alieni (lo dice anche la descrizione del libro), e siccome gli alieni “in realtà” non sono piccoli mostri verdognoli è meglio farli gnocchi. Ma gnocchi forte eh, con una bella dose massiccia di feromoni che funzionano dannatamente bene.

Che posso dire, nonostante tutto si fa leggere. Vuoi per le battute spiritose tra teen ager, vuoi perché è scritto abbastanza bene e vuoi perché l’autrice si diverte a non far quagliare mai i due baldi giovani in fiamme, quindi leggiamo e leggiamo (specialmente noi femminucce) in attesa di vedere finalmente sfogata l’enorme tensione sessuale tra i due protagonisti, e si sa, l’energia del sesso va sfruttata!! Comunque ho trovato abbastanza elementi di stimolo alla lettura e penso che proverò a continuare almeno col secondo. Dopotutto che bella è la descrizione di questa specie aliena? E’ così luminosa!

Alla prossima!

Le persone più belle, quelle veramente belle, sia dentro che fuori, sono proprio quelle meno consapevoli dell’effetto che hanno sugli altri

Pubblicato in: 2019, Classici, Kindle - letture digitali., MITI, Poesia, Sociale

L’essenza della semplicità

Era da tempo che dovevo mettermi in pari e leggere quest’opera, famosissima ma a me sconosciuta. Ieri sera l’ho finita e nonostante non abbia l’epicità di opere che amo moltissimo come -La collina dei conigli- oppure -Spirit-, che rappresentano lunghi viaggi che arrivano al raggiungimento di uno scopo, di una pace tanto agognata, -Il piccolo principe- è lo scheletro di questi lunghi viaggi. L’essenza della semplicità.
E qui voglio fermarmi, nella sua splendida semplicità.
Per esempio alla fine della versione presa per Kindle c’è una lunghissima introspezione filosofica e morale ecc ecc ecc sui contenuti dell’opera, sul perché, sul percome, sull’Autore e a sua vita e bla bla bla bla… Ne ho parlato anche con Pier, gli ho detto che mi sono stufata ben presto di leggere sta cosa, perché è l’esatto opposto della semplicità della favola, mi piace pensare che anche il piccolo principe avrebbe sbuffato di fronte a sto testo fumoso e noioso e sarebbe presto tornato a curare la sua rosa.

Forse questa mia recensione risulterà sterile, futile e stupida, ma a me onestamente non importa, perché ho fatto mio il concetto di semplicità di questo piccolo principe e perché ho la mia rosa (ne ho addirittura due).

Ringrazio Laura Rocca per avermi spinto ad approcciarmi a quest’opera!

 

“Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”

Pubblicato in: 2019, Fantasy, Kindle - letture digitali., Medievale, Saga, Trilogia

Un punto di vista rinfrescato

Daniel ha una passione bruciante per un videogioco online, Hyperversum, che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del Medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco. Ian ha una laurea e un dottorato in storia medievale. Dalla morte dei suoi genitori è diventato parte della famiglia di Daniel. Al rientro da un soggiorno di studi in Francia, Ian raggiunge la sua “famiglia acquisita” per una cena e, naturalmente, per tornare a giocare col suo amico Daniel al loro video­game preferito. Davanti allo schermo non sono soli: ci sono il piccolo Martin, Jodie, la ragazza di Daniel, e, collegati da un altro computer, Carl e Donna. Mentre vivono la loro avventura virtuale nel Medioevo, vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: Daniel, Jodie, Ian e Martin si ritrovano in Fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposte Francia e Inghilterra. Si aprono per loro una nuova vita, nuove strade, un nuovo amore…

Hyperversum è una di quelle opere che hanno ristagnato troppo a lungo nel mio Kindle. Leggendolo sono rimasta MOLTO soddisfatta, ma capiamo perché…

Il testo è molto intrigante, il tema delle dimensioni parallele non stanca mai, è un argomento ambito, per me e Pier in modo particolare.
Le descrizioni sono vivide e lampanti, sappiamo, tramite la descrizione del volume (primo di una bella sfilza *slurp*), che i protagonisti vengono in qualche modo sbalzati quasi un secolo prima nell’ambientazione di gioco generata da uno di loro, Ian, il ragazzo più grande fra tutti, ma non sappiamo i dettagli per tutta la lettura, tranne ad un certo punto, dove l’Autrice fa intendere una determinata situazione (o più di una, dipende dal lettore), ma solo alla fine scopriremo cosa è davvero accaduto e solo in quel momento il cerchio si chiuderà con enorme soddisfazione, almeno per me.

Nel frattempo ho potuto godere di una narrazione descrittiva dell’epoca davvero molto buona, mi rendo conto che, personalmente, io ci sarei morta con tutte le fisime che ho: non mi sognerei mai di lavarmi in un catino di acqua fredda e di certo non dormirei in stanze di antichi castelli, con la fredda pietra e camere non correttamente isolate. Tolte queste cavolate personali invece, è innegabile la maestria con cui Cecilia Randall ci ha portati e guidati in un epoca comunque affascinante e di certo pura, rispetto alla frenesia che accompagna la nostra modernità.

Un pelo delusa invece, ma è una questione puramente personale, è l’aver scoperto che le basi storiche non sono pure, ma mescolate con luoghi e personaggi inventati di sana pianta. Me ne sono fatta una ragione, dal momento che questo romanzo ha davvero molti spunti da offrire, soprattutto sulle dimensioni parallele, e vi assicuro che vorrei dire di più, ma vi rovinerei il gusto di scoprire la storia!

Una delle situazioni che ho apprezzato, tra le tante, è stata anche l’evoluzione dei personaggi: la Francia del XIII secolo ha cambiato ognuno di loro, ma in effetti non è corretto definirlo cambiamento ma emersione delle potenzialità. Certo, non tutti sono diventati eroi, oppure integerrimi o paladini dell’onore, ma questo viaggio ha drasticamente cambiato ognuno di loro, in meglio o in peggio.
I dialoghi, la terminologia, i confronti tra personaggi -e i personaggi stessi- sono esposti in maniera egregia, l’Autrice non ha dimenticato di inserire gli “errori” verbali e/o comportamentali che creavano il giusto imbarazzo nei momenti giusti, esempio un pollice alzato, o un termine moderno. Il tutto è stato caratterizzato in maniera eccelsa.

Insomma, un grosso successone che per fortuna non è “figlio unico”, non mancherò di continuare la saga.

Pubblicato in: 2019, Duologia, Fantascienza, Fantasy, Il Club di Aurora, Kindle - letture digitali., Sociale

A Roma eri, a Roma ritornerai

Nella Repubblica Romana del ventottesimo secolo dalla fondazione di Roma, la giovane Silyen muove i passi della sua giovinezza. Tra poco meno di un anno diverrà adulta e, a causa del suo temperamento impulsivo, dovrà passare gli ultimi mesi della sua fanciullezza lontano da casa in un collegio di rieducazione, in una delle province romane.
Tutto il mondo conosce un’era di pace e prosperità. Non esiste più denaro e il mondo è interamente governato da Roma. Un mondo apparentemente perfetto, dove i cittadini possono circolare liberamente e la tecnologia garantisce sicurezza, svago, istruzione e persino la conquista di Marte. Ogni talento all’interno della Repubblica è incentivato e portato all’eccellenza, consentendo a tutti di integrarsi e interagire in un perfetto ingranaggio.
Eutanasia, prostituzione e il cruento rito della Purificazione del Sangue, sono tra i principali mezzi utilizzati per ottenere non solo il controllo demografico ma anche quello sulle pulsioni dell’uomo: la sessualità e l’aggressività.
I crimini sono pressoché inesistenti e i trasgressori vengono rieducati o confinati nella colonia penale di Oceania.
Attraverso gli occhi della protagonista, nella cornice naturale e spirituale del Nuovo Mondo, vivremo l’avventura, l’amicizia e l’amore.
Un Amore tormentato e travagliato, ma che affonda le sue radici lontane nel tempo vissuto anche dal punto di vista di Lucio, affascinante procuratore e maestro d’armi.
Tuttavia un Nemico, attento e implacabile, trama nell’ombra e non esiterà a servirsi, pur di realizzare i suoi scopi, delle persone che circondano la protagonista, che dovrà affrontare perdite e inversioni di ruolo repentine ed impreviste nelle persone che ama.
Questo perché, nonostante gli sforzi di Silyen e della sua famiglia per assicurarle una perfetta integrazione nel sistema, qualcosa nella sua natura sembra ostacolarla.
E nel perfetto ingranaggio, o ci si integra, o si viene eliminati….

Riassunto delle puntate precedenti di questa rubrica:
Due cuori a zonzo;

A partire dalla sinossi, molto lunga e zeppa di particolari, è semplice capire il profondo amore che lega l’Autrice Aurora Stella alla sua città del cuore: Roma.

Furens lupus sum però non è solo amore per Roma, ma anche una sagace abilità di narrazione e molta sottigliezza, elementi che fanno di questo libro qualcosa di più di un Fantasy o Fantascienza. Elementi che fanno di questo libro un monito reale verso un nostro futuro tecnologico; tuttavia se davvero la verità sulla natura umana è quella narrata da lei, questo libro servirà a salvare la nostra Anima? Potrebbe essere una chiave per nutrire speranza?
Per come la vedo io no, per esperienza mi sento di dire che nell’animo umano è insita una buona parte di malvagità, dettata dall’ignoranza spesso, ma presente, purtroppo. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”

Furens lupus sum
Ho chiesto ad Aurora come mai non ha scelto un titolo semplice e immediato come per esempio: -Lupo furente-, o impetuoso, gentilmente mi ha risposto questo:

Grazie rispondo volentieri. Il titolo è nato prima del libro (almeno la parte 2764ab urbe condita) perché volevo che il lettore sapesse subito a cosa andava incontro. Poi una delle mie editor mi ha fatto notare che un libro con questo titolo esisteva già, pur essendo di un autore che, come me, era auto-pubblicato. Così abbiamo elaborato furens lupus sum, il nome di battaglia della protagonista. In questo modo almeno si ha una panoramica più completa di tutto. Anche del carattere di Silyen.

Quando ho letto la descrizione del libro mi sono chiesta se forse non ci fossero davvero troppe informazioni, sembrava scritto tutto lì, invece mi sono resa conto che le cose da dire sono sempre immense e non è mai semplice descriverle, proprio come la mente umana.
In questo libro la protagonista ha una ferrea fiducia nel sistema e in quello che suo padre rappresenta, la punizione che riceve, per lei, è innegabilmente inaudita e si aspetta, quasi pretende, che le persone intorno a lei rinsaviscano e la ringrazino, pure.
Quindi abbiano un tema importante, che è l’adolescenza, un tema usato in moltissime opere, in questo libro sembra rinnovato. La maestria di Aurora Stella nel descrivere la prima versione di Silyen getta una rinfrescata e invoglia alla lettura in modo potente.

Inizialmente crediamo a quello che la protagonista ci espone: il futuro è più sicuro per l’umanità e grazie alla tecnologia possiamo vivere secondo la nostra natura.

Ciò che non giova all’alveare non giova neanche all’ape.

Il male è estirpato e le brutture del mondo cancellate. Però… c’è sempre un ma. La verità verrà a galla a pari passo con la crescita e la maturità della protagonista e a questo punto vi rivelo che abbiamo in mano una duologia.

Niente capita a nessuno che questi non sia per natura in grado di reggere (Marco Aurelio)

Questa definizione batte forte alla fine di questo primo libro, quando stiamo per avventurarci nell’inferno ignobile della nostra vera natura. Riuscirà la protagonista ad andare avanti nel suo destino?

In questo libro ci sono molti elementi di fantascienza, se si compara questo libro con le opere del passato, che puntualmente sono divenute reali, si sente la paura salire, la “perfezione” del concetto di vita di quel ventottesimo secolo è affascinate come il santo Graal, ha un enorme attrattiva e le domande emergono in maniera totalmente disarmante.
In contrapposizione vi è anche il mistico mondo della Natura, descritto in maniera egregia, situato in quello che viene chiamato -Nuovo Mondo- e dove nella scintillante Roma tecnologica è visibile solo su mega schermi futuristici.

Il primo libro di questa duologia è una chicca che ogni buon divoratore di libri dovrebbe leggere!

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Pubblicato in: 2019, Kindle - letture digitali., Sentimenti, Sociale

La legge del più forte.

“Avrò diciassette anni ancora per poco, poi sarò libera”, ecco cosa pensa Freya osservando i suoi genitori che inscenano la famiglia perfetta.

La sua vita potrebbe essere riassunta con due parole: apparenza e finzione. Ma quel mondo dorato non ha più nulla da offrirle e presto potrà lasciarselo alle spalle, dimenticandolo per sempre.

“Bugiarda! Non tutto. Non Chase”, la pungola la sua coscienza.

Sì, Chase, l’unico capace di fare breccia nella sua corazza, il ragazzo che le ha rovinato la vita in una notte. Per colpa di una sola debolezza, da un giorno all’altro andare a scuola è diventato un inferno e quello che era un sogno a occhi aperti è ormai un incubo sulla bocca di tutti, un bisbiglio che la perseguita.

Chase Weber — in arte Defluencer — è l’influencer più chiacchierato del momento perché non mente mai, ed è famoso proprio per le sue recensioni dissacranti, per il suo sarcasmo pungente, per la sua ribellione nei confronti del sistema.
Ma è realmente la persona che fa credere di essere? Il ragazzo sicuro che non si nasconde dietro a nulla, che non ha remore a disprezzare anche ciò che gli converrebbe acclamare, che fa e dice solo ciò che vuole davvero?

Defluencer saprà guardare oltre o farà a pezzi anche Freya?

I due si ritroveranno coinvolti in una storia difficile, schiacciati tra passione e dubbi, inebriati a tal punto da perdere il controllo e la lucidità.
In bilico tra giusto e sbagliato, verità e finzione, mondo reale e social, Freya e Chase dovranno decidere se passare la mano o rischiare.

Sarebbe ingiusto definire quest’opera esclusivamente come romance e basta, visto che si dipanano tematiche molto importanti come la famiglia e il bullismo.
Freya Villa è un’adolescente cresciuta sola nella ricchezza e seguita solo dai domestici. La disperata mancanza dell’affetto genitoriale l’ha resa più matura di tanti compagni della sua età, ha un mucchio di soldi ma sa che non li spenderà perché, come surrogato dell’amore, sono inutili, inservibili.

La madre è una stella della moda, il padre un mecenate delle comunicazioni. Entrambi ci sono solo nelle feste sociali, per dare ai media e ai social il quadretto di famiglia realizzata e perfetta, proprio come dice la descrizione del libro. Ma Freya lo sa, lei ha visto il grande amore dei suoi genitori diventare solo un fastidioso soprammobile vintage e quindi cos’ha imparato dalla vita, oltre che a cavarsela da sola? L’amore non esiste e se arriva dura solo l’attimo di una schiusa di un fiore.
E’ per questo che lei lotta per non diventare un oggetto di lusso nelle mani della madre che la vuole far diventare una star della passerella. Freya ama disegnare, Freya odia le luci.

E Chase Weber chi è? Un influencer, una bestia dei social. In apparenza.
Per due anni è stato il ragazzo perfetto con cui ha portato avanti la sua relazione immaginaria. Lui era l’amico perfetto, sapeva sempre cosa dire e cosa fare, come consolare Freya, come farla sentire se stessa e a suo agio.
Poi gli eventi l’hanno portata a conoscerlo dal vivo, ed è stato con questo che Laura Rocca ha inscenato il suo tema principale: il bullismo e il cyber bullismo.
Quello che, prima di Internet, erano scaramucce tra ragazzi, al giorno d’oggi è diventato un fenomeno reale ed estremamente dannoso (non che non lo fosse ai tempi).

Il confine tra sconto tra ragazzi e bullismo è sottile, i genitori in quanto tali devono approfondire sempre!

visita il sito

Laura Rocca dedica molto spazio a questo tema delicato, non solo nella narrazione, ma anche a fine opera. In quanto genitori moderni e assennati, dedicate del tempo a sfogliare questo sito e questo argomento. In quanto animali sociali abbiamo il dovere di vegliare sui nostri simili, dopo averlo fatto con i nostri figli che male c’è ad aiutare anche altri ragazzi che si trovano in questo incubo terribile?
Nella storia appena letta Freya era arrivata a un punto tale di disperazione che credeva di essere in torto, di essere sbagliata.

Nessuno ha il diritto di entrare così aggressivamente dentro le persone, ognuno di noi deve riuscire a trovare la forza di fermarsi e dividere la realtà delle cose dalla fantasia malata delle persone che fanno branco contro un individuo.

Nella storia non avremo solo questo argomento, dal momento che è anche un romance, alcune scene saranno vissute in modo molto esplicito e comunque si toccheranno anche altri argomenti, come l’omosessualità.

Freya si dimostrerà essere una ragazza piena di inventiva, di talento e soprattutto di pazienza.
Chase, nonostante il suo carattere assurdo, si rivela essere un personaggio forte e plausibile e, avanzando nella lettura, anche uno dei genitori si riscatterà, in un modo tutto suo e dovrete leggerlo per sapere chi è dei due. 😉

La storia d’amore alla fine non sarà perfetta, perché il principe azzurro non esiste. Tutto è frutto delle nostre scelte e delle nostre azioni e sopratutto del nostro impegno nel far si che le cose vadano, proseguano in un modo o nell’altro, aggiustando il tiro ogni giorno e riconoscendo sempre le nostre imperfezioni.

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Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza…”

 

Arianna Palazzetti, superba voce del magnifico booktrailer del libro!

Carlotta Pantani, editor fissa dell’Autrice.

Pamela Menichini, grafica eccellente, anch’essa diventata fissa dell’Autrice 🙂

Pubblicato in: 2019, Kindle - letture digitali., Narrativa

Mi ha fatto passare il tempo…

La bella e risoluta Jill Clemmons ha deciso di abbandonare Adams Grove, il paesino di campagna dove è nata, per costruirsi una nuova vita in Georgia. Ma in quel remoto angolo di Virginia ha lasciato il suo affetto più grande, la nonna Pearl, che l’ha cresciuta come una figlia dopo la morte dei genitori. Il suo cuore si è allontanato anche da Garrett Malloy, il fidanzato di un tempo e una delle ragioni per cui Jill ha deciso di andarsene.

Quando tutto il paese si ritrova a piangere l’improvvisa scomparsa dell’amata Pearl, Jill ritorna ad Adams Grove per occuparsi del funerale e delle cose della nonna. La casa di Pearl custodisce però dei segreti inattesi. Segreti che riguardano il passato della nonna, ma anche il presente di Jill, e quello di Garrett. Segreti che, innescando una strana serie di eventi, faranno riavvicinare i due. Segreti che metteranno Jill di fronte a una scelta decisiva, e le insegneranno il valore più profondo dell’amore.

Sono perplessa. Sarà che leggo troppo, sarà che conosco diverse Autrici serie, sarà che sono diventata troppo pretenziosa, ma questo libro mi è piaciuto giusto il tempo di una brevissima accelerata su una pista. Boh.
La cover è accattivante e mi promette una storia di tutt’altro genere, quindi mi viene da pensare che: <sì, mettiamoci un titolo ad cazzum>, della descrizione riguardante il libro mi chiedo, verso la fine, cos’è il profondo valore dell’amore, se è come descritto nel libro, rabbrividisco.

Personaggi strampalati, nonna Pearl compresa (pace all’anima sua), persino il manzo di turno è tutto fumo e poco arrosto, poverino, non gli hanno nemmeno fatto sfogare il suo testosterone accumulato. Evito di commentare anche gli altri.
Jill, poteva essere un personaggio dalla piacevole complessità, se solo l’autrice non avesse abusato del suo “mestiere di scrittrice” usandola come marionetta a suo piacimento.
Non c’è una storia d’amore, non c’è né un giallo né un thriller, solo un’accozzaglia di eventi che servono (da un certo punto a metà del libro) per arrivare alla fine con un certo grado di curiosità. E meno male perdincirindina!! Solo quel motivo mi ha indotto a dare 3 stelle su Amazon, altrimenti ciao ciao….
Quello che mi addolora è che ho un altro libro della stessa autrice, della collana Adams Grove, e dopo questo flop rimarrà abbandonato nel mio Kindle…

Volete leggerlo? Accomodatevi e fatevi tanto caffè ehehehe