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Buona crescita per il 2 vol di Magisterium

Callum Hunt ha tredici anni, frequenta il secondo anno del Magisterium e dovrebbe essere morto. Perché prima di essere uccisa, sua madre ha lasciato una scritta incisa nel ghiaccio: UCCIDETE IL BAMBINO.

Ma questo non è il peggiore dei suoi segreti. Callum sa di avere dentro di sé l’anima del Nemico, che si è impadronito di lui dopo il Massacro Gelido. E sospetta che suo padre voglia rubare l’Alkahest, il guanto di rame, unico oggetto magico in grado di salvare il mondo dalla malvagità assoluta.

Quando decide di partire in cerca del padre, però, scopre di non essere solo. Con lui ci sono i suoi migliori amici: Aaron, timido e generoso, che ha appena scoperto di essere il Makar e possiede la potente magia del vuoto, Tamara, intelligente e piena di risorse, e Subbuglio, il giovane lupo del caos che non lo abbandona mai.

Il primo volume mi ha molto entusiasmato, per questo ho deciso che, in un modo o nell’altro, li leggerò tutti e cinque.
In questo secondo volume, oltre che l’avventura, la suspence, le varie aspettative che il lettore ha, vi è anche quella gradazione evolutiva che io adoro tantissimo: la crescita personale di ogni individuo; l’esperienza che ti insegna; gli errori che cambiano la tua rotta; e le prime palpitazioni di quella cosa sconosciuta che si chiama amore (o attrazione). Tutto ovviamente, senza esagerazione, visto che siamo solo al secondo volume.

In tutto questo ci dobbiamo mettere anche lui, Callum, il ragazzino ribelle che stava dalla parte di suo padre perché il Magisterium è roba cattiva, il Callum che deve capire chi è in un mondo interiore, che è già tremendamente incasinato: il preludio dell’adolescenza. Tanto di cappello a questo piccolo individuo per la forza che deve trovare a reggere tutto quello che lo ha travolto.
L’evoluzione stessa della storia ha gettato su di me il tarlo della confusione, per come è andata la storia mi chiedo davvero cosa succederà nei 3 futuri volumi rimanenti, perché io non ci credo proprio che sarà tutto così rose e fiori.
Ci vediamo al prossimo volume 🙂

Pubblicato in: Fantasy, Film, Trilogia

Queste oscure materie – Serie

La Bussola d’oro, trilogia di Philip Pullman. Una storia così bella tanto quanto imperfetta.


A memoria ricordo la mia critica più convinta riguardo a questa trilogia che io ho sempre considerato “groviera” per i suoi contenuti così “ristretti”, poche location e tante domande a cui in nessuno dei libri ho mai avuto risposta. Nemmeno i creatori della serie si sono sentiti di farlo, almeno nella prima trilogia, sebbene, essendo appunto una serie, vi sono un mare di immagini aggiuntive che nei libri non esistono.

Che cos’è dunque che l’ha resa così straordinaria? Il Daimon; L’anima di un individuo.


Il più conosciuto e famoso è proprio il mustelide della protagonista Lyra: Pantalaimon (guarda a caso l’assonanza). Pan può ancora trasformasi in tutti gli animali che vuole e solo nella pubertà dell’individuo si stabilizzerà. Quindi, in effetti, vi sono una marea di descrizioni, tranne la domanda che mi son sempre posta non ha mai trovato risposta: tecnicamente, come nasce un Daimon?

Chi non vorrebbe una creatura Animale con cui condividere la vita in modo così viscerale e univoco? Una creatura che ti completa, un’Anima parlante, forse si potrebbe capire decisamente di più su noi stessi e sulla nostra “reale” anima silente situata da qualche parte dentro di noi.

Per farla breve, la prima serie è davvero ben riuscita, direi anche più struggente del primo film realizzato nel 2007 (mi pare). Se non conoscete i libri ve li suggerisco caldamente, nonostante le mie critiche.

Pubblicato in: 2019, Duologia, Fantasy, Il Club di Aurora, Kindle - letture digitali., Sociale

Mito eri e mito ritornerai

Oceania, continente del non ritorno.
Molto di più.
Una prigione per il corpo e per la mente di coloro che hanno la sfortuna di venire deportati.
Molto di più.
Una piccola biosfera,
una gigantesca scacchiera in cui ignoti giocatori dispongono strategicamente i loro pezzi,
un’incubatrice di colture letali,
molto di più.
E’ l’antitesi di Roma, dell’ordine supremo, è il caos che domina sulla libertà, la crudeltà sulla pietà.
Per coloro che hanno visto i loro natali nella colonia penale il suo nome è “casa”.
Per tutti gli altri è solo il luogo del non ritorno.
Per noi che ora sappiamo, Oceania è il LORO mattatoio privato.

(Cronache della memoria: libro Unico)

Nella colonia penale di Oceania, Silyen si troverà ad affrontare nuovi nemici e a ritrovare vecchi amici che credeva perduti.
Le condizioni, all’interno del continente sono estremamente precarie: tutti devono combattere per il diritto di sopravvivere.
Nel frattempo, in un villaggio sperduto, Tomas si sveglia e scopre di non avere né memoria né passato e le sue uniche certezze riguardano la conoscenza delle armi. Tuttavia sente di non appartenere a quel mondo ostile.
Quando la sua vita s’intreccerà con quella di Silyen, le cose cambieranno per entrambi.
Anche se i veri nemici non sono solo quelli che quotidianamente devono affrontare, poiché, nell’ombra, qualcuno sta tramando a loro insaputa, intrecciando e tessendo il destino dell’umanità.
In questo secondo e conclusivo libro della saga, ogni mistero verrà svelato, ogni inganno portato alla luce per scoprire che il caso non esiste.

Riassunto delle puntate precedenti di questa rubrica:
Due cuori a zonzo;
Furens Lupus Sum;

Mentre nel primo libro avevamo una storia incentrata su Silyen e Lucio, in questo libro abbiamo invece l’obiettivo sul pianeta, o meglio, in verità l’obiettivo è su tutti noi, ben nascosto, che ci osserva. Ci valuta e ci analizza. Il grande Fratello, o Matrix, o addirittura Dio in persona. In ogni caso, in questo romanzo, la verità lascia con molto amaro in bocca e non sono del tutto sicura che ci sia un lieto fine.

In questo secondo volume tutti i nodi vengono al pettine, potremo godere di molti POV (punti di vista). L’esistenza in Oceania è molto strana, ma soprattutto violenta e spietata; vi sono moltissime situazioni che non tornano, ma soprattutto c’è qualcosa che non va nel territorio.

Piano piano saremo messi al corrente anche noi, anche se non ci farà per nulla piacere.

Divide et impera…Direi più che eloquente per trarre le proprie conclusioni.

Ad un certo punto ho visto chiaramente la globalità della storia come il grande cerchio della vita, gli scherzi di Madre Natura e i suoi stratagemmi per trionfare sempre sulla vita. Mi è molto piaciuto questo concetto.

Inoltre in questo romanzo Silyen perde definitivamente la sua innocenza e diventa adulta a pieno titolo.
Cerco di dare una definizione a questo libro conclusivo, ma per i suoi contenuti, mi è rimasta molta malinconia.

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Alcune domande all’Autrice Aurora Stella.

– Pensi che la storia di Silyen e Lucio possa dare ancora qualcosa ai lettori? Hai ancora qualcosa da raccontare su di loro? (o altri personaggi della duologia)

All’inizio avevo strutturato i libri per essere una trilogia e , in effetti, ho lasciato il finale aperto di proposito. Avrei voluto fare un capitolo sulla colonia di Marte, in lotta per la propria definitiva indipendenza dalla Terra . Poi però ho preferito lasciare così.

– Ho notato che il secondo volume è diverso dal primo, più fagocitato, più angosciante. A te i volumi fanno lo stesso effetto?

ll secondo volume rivela il lato oscuro e volevo che fosse angosciante. Nel primo libro, tutto sommato, si ha solo una vaga percezione di quella che potrebbe essere la realtà, ma tutto sommato i benefici superano i problemi: nessuno ha la percezione di essere uno schiavo. Comunque sono felici: vengono istradati fin da bambini a fare esattamente il lavoro che sono predisposti a fare, non ci sono più crimini, niente guerre o malattie. nessuna povertà. Ma cosa permette il mantenimento di una simile società? Oceania è un laboratorio, un “mattatoio privato” in cui sperimentare in piccolo qualcosa da riportare poi nel mondo. E , puri di mantenere il controllo i “cervelloni” non esitano a servirsi di qualsiasi escamotage. Ma la natura ha un suo ordine e non è possibile ingabbiarla e piegarla alla propria volontà. Come faccio dire anche a Lucio, se l’uomo deve finire , che finisca…

– Potresti condividere con noi qualche novità succosa sulla tua attività di Scrittrice?

sono un’autrice che ama sperimentare. Amo più o meno tutti i generi e mi diverte scrivere. Il problema è che scrivo tonnellate di cose e non ho il tempo , poi, di correre dietro a tutti i progetti che inizio. Sto scrivendo un a saga fantasy che finirò l’anno del mai anche perché, trattandosi di libri correlati ma non veri e propri sequel, devo scriverli contemporaneamente. poi mi sono impicciata il cervello con un’altra saga fantascientifica ambientata in una serie di universi paralleli. L’ho iniziata con Oblivion e anche quella prima o poi la terminerò. E poi narrativa, umoristici un altro horror, un drammatico e un fantascientifico puro. Lo so che sembro psicopatica, ma se mi viene un’idea non resisto e devo buttarla giù.

Pubblicato in: 2019, Fantasy, Kindle - letture digitali., Saga

Percorsi accidentati, opera molto buona!

Quando raggiunge la grotta in cima al ghiacciaio, Alastair capisce subito che il Nemico l’ha preceduto. Sua moglie Sarah è stata uccisa, come gli altri maghi lì rifugiati. Solo il debole vagito di un neonato lo rincuora: suo figlio Callum, seminascosto accanto al cadavere della madre, è ancora vivo. Ma quando Alastair lo prende fra le braccia, le terribili parole incise nel ghiaccio da Sarah prima di morire lo fanno inorridire… Dodici anni dopo, quando Call viene ammesso al Magisterium, la prestigiosa accademia riservata ai ragazzi dotati di talento magico, suo padre è contrario: sin dalla più tenera età ha insegnato al figlio a diffidare della magia. E ora Rufus, il magister più anziano della scuola, lo ha ammesso all’Anno di Ferro, il primo del Magisterium. Call non può sottrarsi al suo destino. La magia scorre, in certe famiglie. Ma sul destino di Call incombe fin dalla nascita l’artiglio del Nemico.

Per loro stessa ammissione, hanno usato precisi stratagemmi per “avvincere” il lettore, per condurlo un passo dopo l’altro nella direzione da loro decisa.
Magisterium, il primo di cinque libri, per me è promosso!

Holly Black l’ho conosciuta con -Fate nelle tenebre-, mentre Cassandra Clare credo sia un po’ più popolare per via di -Shadowhunters-, altro strepitoso lavoro. Entrambe hanno dell’ottimo potenziale. Con questa saga hanno riunito le loro menti e le loro abilità, realizzando, almeno per quanto riguarda il primo, un nuovo ed entusiasmante mondo.

Magisterium, l’anno di ferro vol 1
Recensioni controverse, dita puntate, grida all’imitazione o al plagio, certo mi sono resa conto anche io, soprattutto all’inizio, che la somiglianza con Hogwards era lì, evidente tra le righe. Tuttavia, sono riuscite a dare una loro impronta, forte e dilagante alla scuola del Magisterium, donandogli una sua precisa identità che nulla ha a che vedere con la scuola del maghetto più amato del mondo.

Potrei continuare a parlarne paragonandolo a Harry e la sua scuola, ma non lo trovo giusto, non dopo lo sforzo fatto dalle Autrici per conferire all’opera la sua impronta digitale univoca. Chi sono io per insidiare le vostre menti?

Callum Hunt, un protagonista davvero tutto da scoprire, non solo per la sua forma da adolescente incazzato con il mondo, ma anche per la sua disabilità, che lo rende unico. Un particolare che di solito non troviamo nel fantasy.
Bravissime le Autrici, nel descrivere ogni scena rendendola diversa “a causa” della disabilità del ragazzo. Siamo abituati a vivere a mille miglia all’ora, ma non conosciamo la vita e la visione dei portatori di handicap, le loro paure, le loro limitazioni. Anche per questo ho amato questo primo libro!

Insieme al fantasy vi sono risvolti psicologici molto calzanti e che portano a riflessioni sulla nostra vita, sui nostri rapporti con i genitori, particolari di vita che rendono l’opera ricca e al di sopra di un fantasy qualsiasi e tradizionale.
Holly e Cassandra hanno lavorato davvero bene e sono molto propensa a continuare per conoscere sempre meglio Callum e gli altri personaggi, e quel mondo così unico e magico.

Pubblicato in: 2019, Fantascienza, Fantasy, Kindle - letture digitali., Saga

Il concetto di ‘Alieno’

Primo libro della serie “Lux”.E se l’amore viaggiasse alla velocità della luce? Katy, una book blogger diciassettenne, si è appena trasferita in un paesino soporifero del West Virginia, rassegnandosi a una noiosa vita di provincia. Noiosa finché non incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo del suo giovane vicino di casa: Daemon Black è la quintessenza della perfezione. Poi quell’incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. Ma un giorno Daemon salva Katy da un’inspiegabile aggressione, bloccando il tempo con… un flusso sprigionato dalle sue mani. Sì, il ragazzo della porta accanto è un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Katy, senza volerlo, c’è dentro fino al collo. L’unico modo per sopravvivere è stare incollata a Daemon. Sempre che lei non lo uccida prima…Sexy, appassionante e irrinunciabile, Obsidian è il primo capitolo della serie “Lux”.

Voglio essere sincera: non lo so. Incoraggiante vero?
Dunque, la mia prima impressione è che la storia avesse lo stesso scheletro della saga di Twilight, salvo che qui abbiamo gli alieni (lo dice anche la descrizione del libro), e siccome gli alieni “in realtà” non sono piccoli mostri verdognoli è meglio farli gnocchi. Ma gnocchi forte eh, con una bella dose massiccia di feromoni che funzionano dannatamente bene.

Che posso dire, nonostante tutto si fa leggere. Vuoi per le battute spiritose tra teen ager, vuoi perché è scritto abbastanza bene e vuoi perché l’autrice si diverte a non far quagliare mai i due baldi giovani in fiamme, quindi leggiamo e leggiamo (specialmente noi femminucce) in attesa di vedere finalmente sfogata l’enorme tensione sessuale tra i due protagonisti, e si sa, l’energia del sesso va sfruttata!! Comunque ho trovato abbastanza elementi di stimolo alla lettura e penso che proverò a continuare almeno col secondo. Dopotutto che bella è la descrizione di questa specie aliena? E’ così luminosa!

Alla prossima!

Le persone più belle, quelle veramente belle, sia dentro che fuori, sono proprio quelle meno consapevoli dell’effetto che hanno sugli altri

Pubblicato in: 2019, Fantasy, Kindle - letture digitali., Medievale, Saga, Trilogia

Un punto di vista rinfrescato

Daniel ha una passione bruciante per un videogioco online, Hyperversum, che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del Medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco. Ian ha una laurea e un dottorato in storia medievale. Dalla morte dei suoi genitori è diventato parte della famiglia di Daniel. Al rientro da un soggiorno di studi in Francia, Ian raggiunge la sua “famiglia acquisita” per una cena e, naturalmente, per tornare a giocare col suo amico Daniel al loro video­game preferito. Davanti allo schermo non sono soli: ci sono il piccolo Martin, Jodie, la ragazza di Daniel, e, collegati da un altro computer, Carl e Donna. Mentre vivono la loro avventura virtuale nel Medioevo, vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: Daniel, Jodie, Ian e Martin si ritrovano in Fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposte Francia e Inghilterra. Si aprono per loro una nuova vita, nuove strade, un nuovo amore…

Hyperversum è una di quelle opere che hanno ristagnato troppo a lungo nel mio Kindle. Leggendolo sono rimasta MOLTO soddisfatta, ma capiamo perché…

Il testo è molto intrigante, il tema delle dimensioni parallele non stanca mai, è un argomento ambito, per me e Pier in modo particolare.
Le descrizioni sono vivide e lampanti, sappiamo, tramite la descrizione del volume (primo di una bella sfilza *slurp*), che i protagonisti vengono in qualche modo sbalzati quasi un secolo prima nell’ambientazione di gioco generata da uno di loro, Ian, il ragazzo più grande fra tutti, ma non sappiamo i dettagli per tutta la lettura, tranne ad un certo punto, dove l’Autrice fa intendere una determinata situazione (o più di una, dipende dal lettore), ma solo alla fine scopriremo cosa è davvero accaduto e solo in quel momento il cerchio si chiuderà con enorme soddisfazione, almeno per me.

Nel frattempo ho potuto godere di una narrazione descrittiva dell’epoca davvero molto buona, mi rendo conto che, personalmente, io ci sarei morta con tutte le fisime che ho: non mi sognerei mai di lavarmi in un catino di acqua fredda e di certo non dormirei in stanze di antichi castelli, con la fredda pietra e camere non correttamente isolate. Tolte queste cavolate personali invece, è innegabile la maestria con cui Cecilia Randall ci ha portati e guidati in un epoca comunque affascinante e di certo pura, rispetto alla frenesia che accompagna la nostra modernità.

Un pelo delusa invece, ma è una questione puramente personale, è l’aver scoperto che le basi storiche non sono pure, ma mescolate con luoghi e personaggi inventati di sana pianta. Me ne sono fatta una ragione, dal momento che questo romanzo ha davvero molti spunti da offrire, soprattutto sulle dimensioni parallele, e vi assicuro che vorrei dire di più, ma vi rovinerei il gusto di scoprire la storia!

Una delle situazioni che ho apprezzato, tra le tante, è stata anche l’evoluzione dei personaggi: la Francia del XIII secolo ha cambiato ognuno di loro, ma in effetti non è corretto definirlo cambiamento ma emersione delle potenzialità. Certo, non tutti sono diventati eroi, oppure integerrimi o paladini dell’onore, ma questo viaggio ha drasticamente cambiato ognuno di loro, in meglio o in peggio.
I dialoghi, la terminologia, i confronti tra personaggi -e i personaggi stessi- sono esposti in maniera egregia, l’Autrice non ha dimenticato di inserire gli “errori” verbali e/o comportamentali che creavano il giusto imbarazzo nei momenti giusti, esempio un pollice alzato, o un termine moderno. Il tutto è stato caratterizzato in maniera eccelsa.

Insomma, un grosso successone che per fortuna non è “figlio unico”, non mancherò di continuare la saga.

Pubblicato in: 2019, Duologia, Fantascienza, Fantasy, Il Club di Aurora, Kindle - letture digitali., Sociale

A Roma eri, a Roma ritornerai

Nella Repubblica Romana del ventottesimo secolo dalla fondazione di Roma, la giovane Silyen muove i passi della sua giovinezza. Tra poco meno di un anno diverrà adulta e, a causa del suo temperamento impulsivo, dovrà passare gli ultimi mesi della sua fanciullezza lontano da casa in un collegio di rieducazione, in una delle province romane.
Tutto il mondo conosce un’era di pace e prosperità. Non esiste più denaro e il mondo è interamente governato da Roma. Un mondo apparentemente perfetto, dove i cittadini possono circolare liberamente e la tecnologia garantisce sicurezza, svago, istruzione e persino la conquista di Marte. Ogni talento all’interno della Repubblica è incentivato e portato all’eccellenza, consentendo a tutti di integrarsi e interagire in un perfetto ingranaggio.
Eutanasia, prostituzione e il cruento rito della Purificazione del Sangue, sono tra i principali mezzi utilizzati per ottenere non solo il controllo demografico ma anche quello sulle pulsioni dell’uomo: la sessualità e l’aggressività.
I crimini sono pressoché inesistenti e i trasgressori vengono rieducati o confinati nella colonia penale di Oceania.
Attraverso gli occhi della protagonista, nella cornice naturale e spirituale del Nuovo Mondo, vivremo l’avventura, l’amicizia e l’amore.
Un Amore tormentato e travagliato, ma che affonda le sue radici lontane nel tempo vissuto anche dal punto di vista di Lucio, affascinante procuratore e maestro d’armi.
Tuttavia un Nemico, attento e implacabile, trama nell’ombra e non esiterà a servirsi, pur di realizzare i suoi scopi, delle persone che circondano la protagonista, che dovrà affrontare perdite e inversioni di ruolo repentine ed impreviste nelle persone che ama.
Questo perché, nonostante gli sforzi di Silyen e della sua famiglia per assicurarle una perfetta integrazione nel sistema, qualcosa nella sua natura sembra ostacolarla.
E nel perfetto ingranaggio, o ci si integra, o si viene eliminati….

Riassunto delle puntate precedenti di questa rubrica:
Due cuori a zonzo;

A partire dalla sinossi, molto lunga e zeppa di particolari, è semplice capire il profondo amore che lega l’Autrice Aurora Stella alla sua città del cuore: Roma.

Furens lupus sum però non è solo amore per Roma, ma anche una sagace abilità di narrazione e molta sottigliezza, elementi che fanno di questo libro qualcosa di più di un Fantasy o Fantascienza. Elementi che fanno di questo libro un monito reale verso un nostro futuro tecnologico; tuttavia se davvero la verità sulla natura umana è quella narrata da lei, questo libro servirà a salvare la nostra Anima? Potrebbe essere una chiave per nutrire speranza?
Per come la vedo io no, per esperienza mi sento di dire che nell’animo umano è insita una buona parte di malvagità, dettata dall’ignoranza spesso, ma presente, purtroppo. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”

Furens lupus sum
Ho chiesto ad Aurora come mai non ha scelto un titolo semplice e immediato come per esempio: -Lupo furente-, o impetuoso, gentilmente mi ha risposto questo:

Grazie rispondo volentieri. Il titolo è nato prima del libro (almeno la parte 2764ab urbe condita) perché volevo che il lettore sapesse subito a cosa andava incontro. Poi una delle mie editor mi ha fatto notare che un libro con questo titolo esisteva già, pur essendo di un autore che, come me, era auto-pubblicato. Così abbiamo elaborato furens lupus sum, il nome di battaglia della protagonista. In questo modo almeno si ha una panoramica più completa di tutto. Anche del carattere di Silyen.

Quando ho letto la descrizione del libro mi sono chiesta se forse non ci fossero davvero troppe informazioni, sembrava scritto tutto lì, invece mi sono resa conto che le cose da dire sono sempre immense e non è mai semplice descriverle, proprio come la mente umana.
In questo libro la protagonista ha una ferrea fiducia nel sistema e in quello che suo padre rappresenta, la punizione che riceve, per lei, è innegabilmente inaudita e si aspetta, quasi pretende, che le persone intorno a lei rinsaviscano e la ringrazino, pure.
Quindi abbiano un tema importante, che è l’adolescenza, un tema usato in moltissime opere, in questo libro sembra rinnovato. La maestria di Aurora Stella nel descrivere la prima versione di Silyen getta una rinfrescata e invoglia alla lettura in modo potente.

Inizialmente crediamo a quello che la protagonista ci espone: il futuro è più sicuro per l’umanità e grazie alla tecnologia possiamo vivere secondo la nostra natura.

Ciò che non giova all’alveare non giova neanche all’ape.

Il male è estirpato e le brutture del mondo cancellate. Però… c’è sempre un ma. La verità verrà a galla a pari passo con la crescita e la maturità della protagonista e a questo punto vi rivelo che abbiamo in mano una duologia.

Niente capita a nessuno che questi non sia per natura in grado di reggere (Marco Aurelio)

Questa definizione batte forte alla fine di questo primo libro, quando stiamo per avventurarci nell’inferno ignobile della nostra vera natura. Riuscirà la protagonista ad andare avanti nel suo destino?

In questo libro ci sono molti elementi di fantascienza, se si compara questo libro con le opere del passato, che puntualmente sono divenute reali, si sente la paura salire, la “perfezione” del concetto di vita di quel ventottesimo secolo è affascinate come il santo Graal, ha un enorme attrattiva e le domande emergono in maniera totalmente disarmante.
In contrapposizione vi è anche il mistico mondo della Natura, descritto in maniera egregia, situato in quello che viene chiamato -Nuovo Mondo- e dove nella scintillante Roma tecnologica è visibile solo su mega schermi futuristici.

Il primo libro di questa duologia è una chicca che ogni buon divoratore di libri dovrebbe leggere!

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Pubblicato in: 2018, Fantasy, Kindle - letture digitali., Trilogia

Non regge il confronto con il primo della saga.

9788830436480_0_0_2644_75C’è il sole che splende, il cielo è limpido e dovrebbe essere un giorno di festa per l’Istituto per Orfani Irrecuperabili e Senza Speranza Edgar Allan Poe. Ma all’orizzonte incombono già nubi nere, cariche di presagi… e di magia. I tre fratelli Kate, Michael ed Emma detestano quell’orfanotrofio diroccato, il cibo puzzolente, la direttrice che li vessa di continuo… Ma è l’ultimo riparo per quei tre ragazzi che il destino ha messo al centro di una trama oscura e pericolosa. C’è un tremendo potere sulle loro tracce, un’entità malvagia che ha già rapito i loro genitori e li ha costretti a nascondersi. L’unica via per la salvezza è scovare e riunire i misteriosi Libri dell’Inizio. Per fortuna, uno è già in loro possesso: ed è proprio all’Atlante di smeraldo che la maggiore, Kate, dovrà ricorrere per fuggire dal pericolo, scomparendo nelle pieghe del tempo, per essere catapultata a New York alla fine dell’Ottocento, proprio nel momento in cui il mondo degli umani e quello della magia sono sull’orlo di una terribile scissione. Ed è lì che incontra un enigmatico e affascinante ragazzo, il cui destino sembra fatalmente legato al suo… Intanto, rimasti soli, Michael ed Emma dovranno intraprendere la ricerca del secondo libro, l’Atlante di fuoco, perché è destino di Michael esserne il Custode. Ma per conquistarne il potere e salvare le sorelle, Michael deve imparare ad affrontare le proprie paure peggiori. E deve agire in fretta, perché il Ferale Magnus è pronto a tutto…

Come da titolo, questo libro non regge per nulla il confronto con l’esordio. Il primo libro, oltre al sapore di nuova storia, è stato decisamente più dinamico e fluido.
Il secondo libro non è malvagio, ma manca di mordente e si slega spesso, come una maionese impazzita.
Molte buone idee che non vengono valorizzate in modo giusto e quindi si perdono un po’ come se fossero notizie di seconda mano;

Alcuni concetti sorprendono, come la descrizione dei libri magici, che sono i cardini dell’esistenza: il tempo, la vita e la morte.

In questo secondo libro è il fratello ad essere protagonista, ma la narrazione delle sue vicende mi sarà piaciuta al 40%.

In effetti, pensandoci, non so scrivere molto su questo libro mediano. Credo che terminerò la saga, anche se non so quando.

Pubblicato in: 2018, Fantasy, Kindle - letture digitali., Medievale, Saga, Sentimenti, Storico

Opera d’eccellenza.

L’anno è il 1945. Claire Randall, un’infermiera militare, si riunisce al marito alla fine della guerra in una sorta di seconda luna di miele nelle Highlands scozzesi. Durante una passeggiata, la giovane donna attraversa uno dei cerchi di pietre antiche che si trovano da quelle parti. All’improvviso si trova proiettata indietro nel tempo, di colpo straniera in una Scozia dilaniata dalla guerra e dai conflitti tra i clan… nell’anno del Signore 1743. Catapultata nel passato da forze che non capisce, Claire viene coinvolta in intrighi e pericoli che mettono a rischio la sua stessa vita e il suo cuore. L’incontro con il giovane e affascinante cavaliere scozzese James Fraser la costringe a una scelta radicale tra due uomini e due vite, in epoche così diverse tra loro. Ironica, avventurosa, appassionata e molto coraggiosa, Claire è una straordinaria eroina che conquista il cuore del lettore fin dalle prime pagine.

Ho questo libro da almeno tre anni, ma una vocina mi ha sempre detto di aspettare a leggerlo, ora che l’ho finito ho capito perché: è davvero straordinario e crea dipendenza! Ma non è un libro unico.

Ammetto che ho iniziato a leggerlo per poter vedere anche la serie televisiva, ho resistito per un po’, ma alla fine mi ha acchiappato, e parecchio anche, da quel punto in poi ho cominciato a spiluccare informazioni varie;
il primo libro è talmente lungo da risultare quasi scoraggiante, sul Kindle ha una stima di lettura di oltre 20 ore, tuttavia, una volta che la storia entra dentro, è ovvio che le ore volano e, anzi, quel che c’è scritto quasi non basta.
Il punto scoraggiante è che la saga è composta da oltre 10 libri e non è nemmeno ancora terminata, da ciò è spiegato il motivo della mia esitazione iniziale, di quella vocina che mi diceva di non leggerlo.

Inoltrandoci nella lettura si capisce chiaramente l’abilità della scrittrice nella perfetta realizzazione del suo mondo, che non è soltanto suo, visto che la storia ha le sue fondamenta sulla storia reale

La battaglia di Culloden, combattuta il 16 aprile del 1746 presso Inverness, nelle Highlands, rientra in questa categoria, costituendo l’ultimo cruento scontro consumatosi sul suolo britannico, destinato a segnare il definitivo tramonto delle aspirazioni scozzesi ad affrancarsi dalla corona inglese. fonte

Di fatto il perno su cui gira e si forma la storia è proprio questo aneddoto storico, che poi considerarlo ‘aneddoto’ pare quasi offensivo, dopo aver visto la trasposizione televisiva.
La storia d’amore che è stata realizzata intorno è molto riuscita, i due protagonisti passano letteralmente le pene dell’inferno, ciò non può che rafforzare il loro amore e, nella serie (perché sto seguendo anche quella), è molto chiaro questo concetto.
Il filone amoroso che lega Claire e Frank non si capisce molto bene nel primo libro, perché la protagonista viene catapultata indietro quasi subito. Non so quando riuscirò a continuare coi libri, ma nella serie, si comincia a capire un bel po’ avanti e ovviamente, non è questa la sede per parlarne.

Come ogni buon libro di successo la trasposizione realtà/fantasia è molto credibile, quando Claire comincia ad “assaporare” i piaceri dell’epoca, tutto un mondo dimenticato si dipana di fronte a lei. E parliamo di cultura, di modo di vivere, di usi e costumi e sopratutto di credenze e magia (e quindi, ignoranza, anche), argomento che ha i suoi rivolti negativi, vedi i roghi delle streghe, per esempio.
In ogni caso, quell’epoca, per una donna era davvero una sfida pericolosa.

L’antagonista di questa storia sarà uno dei più odiati in assoluto senza dubbio, alcune sue caratteristiche saranno un conflitto molto pesante per la protagonista, creeranno dei divari piuttosto pesanti e i risvolti psicologici saranno molto profondi.

Ovviamente non saranno gli unici personaggi, questo primo libro è una storia di anni e quindi la rosa dei personaggi sarà molto ampia.

Di sicuro questo primo libro imbastisce un canovaccio storico NON indifferente. Per adesso sono andata molto avanti seguendo la serie, non escludo che leggerò anche i prossimi libri, magari acquistandoli in sconto su Amazon.

Lettura assai consigliata.

 

Pubblicato in: 2018, Fantasy, Kindle - letture digitali., Saga

Intenso e soffocante

Anno nuovo, vita nuova. A Emma Hataway non è mai sembrato più vero da quando, ripresi i sensi in un letto d’ospedale, è costretta a fare i conti con un’amnesia che ha cancellato buona parte dei suoi ricordi.Cosa è accaduto la notte di Capodanno? Louis è stato davvero sconfitto o tornerà per avere la sua vendetta? Perché non ricorda più nulla di Alec, amico d’infanzia da sempre? Le sorelle Hataway cercano di tornare alla vita di tutti i giorni tra nuove dinamiche famigliari, vecchi amori e ricordi che sfuggono senza lasciarsi afferrare. Una minaccia, però, incombe sulla loro famiglia e si intreccia con un destino al quale sembra impossibile sfuggire. Alec Stevens è sopravvissuto alla notte di Capodanno e ora deve fare i conti con un fratello ingombrante, molte domande e una ragazza alla quale ha salvato la vita, che conosce da sempre ma di cui non ricorda granché.Riuscirà a riportare a galla ciò che ha dimenticato e che lo tormenta? Che cosa nasconde veramente il ritorno del fratello Justin?Una ricerca non priva di ostacoli, contro il tempo e contro qualcosa che sembra impossibile arrestare.

Difficile recensione per questo secondo libro, il quale pare non sia quello conclusivo, tuttavia, anche nella pagina e sito dell’Autrice non ho trovato traccia di notizie conclusive e questo è un fattore negativo per la causa.
In quest’epoca di auto-business e di social, lasciare nell’incertezza i propri fan non è proprio una gran tattica commerciale, ma parliamo del libro, che anche se mi è piaciuto ho comunque diverse critiche, per fortuna non dal punto di vista narrativo.

I contenuti, ecco la mia critica principale. Penso che comunque (se mai uscirà è inteso), terminerò la saga, ma le stelle date a questo capitolo di transizione sono solo 3, rispetto alle 4 del precedente. L’atmosfera è sempre stata perennemente angosciante e in situazione di suspence; è vero che sono emersi altri dati, che hanno aggiunto altra curiosità, è vero che l’amore perfetto descritto nel libro ha portato e invitato a riflessioni e dato ai romantici molto di cui sognare, ma ad ogni modo il libro è un enorme mattone che rimane sullo stomaco, soprattutto e sottolineo soprattutto, dal fatto che non si hanno notizie sul proseguimento dal 10 febbraio 2016, converrete che non è rassicurante. Non far sapere nulla ai fan è un gesto irrispettoso verso di loro, verso di noi, perché, purtroppo, anche a me rimane la curiosità di arrivare al finale.

A voi la scelta di intraprendere questa strada.