Pubblicato in: 2010, Narrativa

Racconto di rock in salsa pop :)


$T2eC16NHJIkE9qU3jcL9BRc7bJWUhg~~60_35TRAMA – “Le parole che non scrivo” racconta la storia di Manuel, un ragazzo come tanti nel quale è facile identificarsi. La sua passione per la musica, l’amore idealizzato per una ragazza a tratti irraggiungibile, le sue esperienze di studio e di vita, i suoi sogni, le illusioni e le disillusioni. Ma racconta anche un’intera generazione, quella degli anni novanta, fornendo uno specchio in cui riflettersi e riconoscersi a chi quegli anni li ha vissuti direttamente, regalando un quadro vivido e realistico a chi in quegli anni non c’era.

(libro letto il 3 febbraio 2010)

Sin dalle prime battute non ho potuto fare a meno di comparare questo libro a ‘Stelle Cadenti’ di Bambino delle Stelle, che, a parer mio, poggiano sulla stessa struttura narrativa. Di similare hanno anche il tema, l’ambientazione (musica a parte), alcuni concetti come l’essere unici e diversi dagli altri e altro. Purtroppo però, ritengo che manchi di originalità, non l’ho trovato di spessore come avrei voluto, poi troppo fumo, alcool ecc. Comprendo che in un contesto reale sono elementi esistenti, pertanto vanno narrati, però tante scene le ho trovate deprimenti.
Tuttavia questo libro, rispetto all’altro citato, mi ha fatto percepire tantissime volte i ricordi legati alla mia adolescenza, la scuola, i/il primi/o amori/e. Le vicissitudini di quel tempo lontano ormai, sia geograficamente che fisicamente, insomma, grandi emozioni di un tempo davvero unico!
I capitoli che non sono riuscita proprio a leggere (letto solo la prima lettera) sono quelli delle epistole, è come se, proprio nel bel mezzo della narrazione, arrivano degli elementi a disturbare l’assimilazione. Ecco come mi sono sembrati: inopportuni… Forse messi in coda sarebbero stati meglio. Opinione personale sia inteso.
Alla fine del libro però, mi sono rimasti molti interrogativi riguardo all’Autore, per esempio:
– Quanto c’è di Giordano dentro Manuel?

Il finale amaro/realistico ci potrebbe anche stare, se solo io non fossi una credente in piena regola dell’uso del ‘segreto’, le negazioni cerco sempre di evitarle.

Autore:

Anno '74, secondo il "personology" è l'anno dell'avventura fantasmagorica. Sono una lettrice accanita, special modo da quando posseggo il Kindle, sono anche una frequentatrice assidua dell'immenso bar di Internet. Sono pigra a ciabattara ma fortunatamente longilinea (anzi, vorrei ingrassare), non ho figli ma ho un fidanzato bambino ed un coniglio puffoso per peluche (che ovviamente tratto nel massimo rispetto) Amo fare shopping, ma solo nelle librerie, adoro andare a mangiare fuori. Amo il caldo anche se da quando vivo qui in Sicilia sta diventando troppo.. caldo e che altro dire? Scopritemi attraverso le mie recensioni, no?

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