Pubblicato in: 2018, Autobiografia, Kindle - letture digitali., Narrativa, Sociale

Immaginavo qualcosa di differente.


«Tu sei incredibilmente empatica»: è la frase che la protagonista si sente ripetere fin da quando è bambina, a scuola come a casa. Per lei, all’inizio, è complicato capire in cosa consista veramente questa qualità. Di certo sa solo che è un talento e, forse, anche una condanna. Quando, anni dopo, il suo dono viene notato da un importante magistrato, per lei si aprono inattese porte professionali… e personali. Perché quel suo talento va ben oltre l’empatia: lei ha un orecchio assoluto per la verità, e soprattutto per la menzogna. Capisce, intuitivamente, tutto ciò che si cela dietro i racconti e dentro i silenzi delle persone. Diventa perito fonico forense, addestrandosi e affinando quel talento naturale, e nel giro di poco tempo si ritrova a lavorare sulle intercettazioni dei casi di cronaca più sconvolgenti, quelli sulla bocca di tutti, quelli che finiscono su giornali e telegiornali… Ma viverli dall’interno è una cosa diversa: tanto entusiasmante a livello professionale quanto capace di mettere a dura prova la sua resistenza emotiva. Per svolgere un lavoro così delicato, deve imparare ad ascoltare analiticamente le voci, a identificarle e a distinguere in chi parla i momenti di lucidità da quelli di autentica follia. È una cacciatrice di bugie, sì… Ma a quale prezzo? Diventa sempre più complicato conciliare il piano professionale con quello personale. È sempre più arduo “uscire” dalle storie dopo ore e ore di ascolto delle intercettazioni…

L’epilogo s’incrocia con l’incipit, per questo romanzo che, guardando la cover, sembra avere l’impostazione di un piacevole libro di narrativa, ma che così non è.
Il romanzo assume toni autobiografici, anche se non è riportato da nessuna parte e dopo una breve ricerca scopriamo che l’autrice è la stessa persona della protagonista, difatti la mia deduzione all’autobiografia è un nome, tra i vari ringraziamenti che è il medesimo di un personaggio nel racconto, che a sto punto non so quanto sia racconto e quando storia reale.

Il problema di questo libro è che la professione e la crescita professionale relativa all’autrice hanno il sapore di una vita piena e di successo, mentre il romanzo non entra in qualche categoria specifica, lascia confusi, ripeto: è un racconto di fantasia o il riassunto della propria vita?
Di sicuro, a parer mio, Alessandra Monasta non funziona bene come autrice.

Questo romanzo ha diversi problemi, è iniziato molto, molto bene, regalandoci alcuni  affreschi storici giudiziari della nostra Italia, “le nostre magagne” insomma, storie di ingiustizia farcite da nomi famosi che ancora fanno tremare di rabbia, e il romanzo sembra volgere in quella direzione, tra l’altro il libro è impostato tipo diario e non in maniera sequenziale, a volte con salti temporali che non vanno certo a favore della lettura, secondo me.

La storia sarebbe stata stimolante se rimaneva sul filone storico/giudiziario, mentre invece poi è diventato un po’ un polpettone di vita privata e pubblica e disperdendo l’interesse in troppe cose, peccato veramente.

Non credo che continuerò a leggere libri di quest’autrice, purtroppo e mi dispiace.

Autore:

Anno '74, secondo il "personology" è l'anno dell'avventura fantasmagorica. Sono una lettrice accanita, special modo da quando posseggo il Kindle, sono anche una frequentatrice assidua dell'immenso bar di Internet. Sono pigra a ciabattara ma fortunatamente longilinea (anzi, vorrei ingrassare), non ho figli ma ho un fidanzato bambino ed un coniglio puffoso per peluche (che ovviamente tratto nel massimo rispetto) Amo fare shopping, ma solo nelle librerie, adoro andare a mangiare fuori. Amo il caldo anche se da quando vivo qui in Sicilia sta diventando troppo.. caldo e che altro dire? Scopritemi attraverso le mie recensioni, no?

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