Pubblicato in: 2008, Erotico, Fantasy, MITI, Saga, Trilogia

Non fatevi ingannare dall’apparenza! (1°trilogia-vol.1)

TRAMA – Se non fosse per una macchia scarlatta nell’occhio sinistro, Phèdre sembrerebbe adatta a entrare come schiava a Casa Valeriana, i cui adepti vengono iniziati al dolore. Ma un nobile enigmatico riconosce in quella macchia un segno inequivocabile: il Dardo di Kushiel, il marchio che contraddistingue le “anguissette”, coloro che amano la sofferenza per natura e non per costrizione. Così Phèdre viene educata nell’arte di dare piacere e subire la sofferenza fisica, ma viene addestrata anche ad osservare, ricordare e analizzare, diventando in questo modo un’abilissima spia. E sarà proprio lei a intuire un complotto per destabilizzare il regno…

Sicuramente non è un romanzo semplice, special modo all’inizio, le prime 300 pagine circa. L’autrice ci offre una serie di concetti mescolati l’uno all’altro che possono stonare, almeno così sembra all’inizio: la realtà dei fatti è che l’autrice ci propone un mondo fatto a puntino, completo di terre, razze, religioni e quant’altro.

La mia prima, negativa impressione, lo dico senza remore, è stata di ritrovarmi in un mondo di geishe portato ad un livello estremo di omosessualità e sado-masochismo, argomenti con cui, nella mia realtà quotidiana non vado molto d’accordo. La mia ultima impressione (quella che mi porterà anche a leggere tutta quanta la saga) è quella di aver letto una straordinaria storia di amore, determinazione e dedizione verso la propria patria.
Un’altra delle cose che mi hanno arrecato difficoltà, che unita alle precedenti motivazioni, mi stava facendo abbandonare il volume, è il fatto che il romanzo, quasi 900 pagine , è scritto tutto in prima persona, questo può far sembrare la lettura un infinito prologo, ma lentamente si assesta, man mano che gli eventi prendono forma.
Non posso nascondere che per godere dei retroscena di questa storia è necessario sguinzagliare la propria parte perversa, perché nella prima parte del romanzo in particolare, seguiremo le vicende della protagonista nell’atto di imparare e studiare le metodologie (tutte) per soddisfare i desideri sia dell’uomo che della donna.
Specifico citando la quarta di copertina: ‘Il Dardo di Kushiel, il marchio che contraddistingue le anguisette, coloro che possono mescolare la sofferenza e il piacere per natura e non per costrizione’

Ora, ci tengo a specificare che la figura di Anguisette è a metà tra una geisha (nello stile estetico) ed una puttana (senza mezzi termini). Il suo mondo è particolare ma costellato di leggi a cui, i patroni (coloro che usufruiscono del suo dono), non possono non rispondere, sarebbero punibili per la legge di Terre D’Ange.
D’altro canto, nei retroscena di queste perversioni sessuali troviamo un uomo, colui che aveva comprato il suo servaggio, che non vuole soltanto una perfetta cortigiana da letto, ma una scaltra spia da usare sulla scacchiera politica del mondo (straordinario) creato da Jacqueline Carey.

Anafiel, spinto da misteriosi motivi d’onore (e d’amore) crescerà Phèdre come una figlia, la affiderà a dei maestri (di diversi settori) che la faranno diventare pericolosa e letale.
Phèdre rimpiangerà più volte (nelle sue avventure) quegli anni passati a studiare controvoglia desiderosa solo di compiacere i propri patroni. Nel corso della storia ringrazierà più e più volte il suo mentore per averla obbligata a studiare. Non avrebbe potuto altrimenti superare certi, critici momenti. Ho trovato di buon gusto sottolineare questo concetto, per far capire che la storia non tratta per tutto il tempo di camere di piacere e quant’altro.
Lo consiglio vivamente.
(Finito il May 19, 2008)