Pubblicato in: creazioni di Sonia e Pier, La Leggenda delle Anime

Così sia! (cap. 36 ‘La Leggenda delle Anime’)


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Così sia

ultime righe della puntata precedente: Lo slancio per raggiungere il suo elemento gli procurò una fitta acuta, muovere l’ala gli costò, ma il suo addestramento fece in modo che dominasse il dolore, si allontanò immediatamente, inoltrandosi nel fitto bosco.

36 – Così sia!

Quasi subito percepì la Civetta dietro di lui e fece per volare più forte, voleva allontanarla, abbandonarla, abbandonare tutto, sparire nell’oblio del nulla.
Volò e volò, inoltrandosi in territori che non gli appartenevano e che conosceva solo a livello teorico. Volò, continuò a volare, incurante del dolore sordo all’ala ferita. Dietro di lui la Civetta smise di seguirlo e lui continuò a volare, feroce e sconfitto nell’Anima.
Raggiunse un capolinea e si scagliò contro quella cascata e cominciò a gridare, sfogando tutto il suo dolore e la sua rabbia incontenibile. Attaccò furente la corrente impetuosa e per poco vi rimase invischiato, la sua ala implorava cure e riposo, ma lui imperterrito continuò a gridare e a scagliarsi contro qualsiasi cosa: alberi, rocce, acqua.
E alla fine ottenne quello che voleva, perchè dal momento della percezione seppe che ci era riuscito. Si voltò quasi immediatamente e cominciò ad avventarsi anche contro di lei, gridandole addosso fino a quando la sua voce tuonò secca nella valle.
Quindi si accasciò al suolo, esausto, guardandola con odio.
«Perchè??»
Sibilò.
«Perchè tu decidi chi può amarsi?!!»
Aggiunse con amarezza.
Eterea e splendente si sedette nel suo elemento.
«Perchè consumare energie per domande di cui conosci la risposta?»
Ribattè laconica.
Madre Natura emanò un bagliore smeraldo e tutto diventò di quel bagliore, lui compreso, cercò di sconfiggere quel senso di pace che le stava infondendo.
«Sei uno dei miei figli, come posso non amarti. La principale delle nostre leggi detta la sopravvivenza del più forte. Non angustiarti per le forze che proteggono il tuo mondo e i mondi verdi di Gaia, Storm. Lasciati avvolgere…»
E intensificò la sua Energia d’Armonia risanatrice.
Il Gufo Bianco si sentiva trasportato nell’oblio della pace delle specie e per paura di perdere la sua determinazione parlò frettolosamente:
«Ho perso la mia famiglia, i miei gradi e il mio status. Sono comunque un debole. La legge impone la mia dipartita. Ti dò la mia vita, in cambio della libertà di Florya»
Madre Natura osservò quel suo figlio scapestrato e il suo viso si dispiacque che le cose, nei secoli e nelle ére fossero peggiorate così, da quel giorno… si dispiacque che i geni della sua stirpe fossero impazziti.
Proiettò il suo sguardo su di lui e annuì.
«E sia, nobile Storm.»
Si alzò, imponente, emanando lampi di energia rossa e arancione.
«Madre Natura non uccide i suoi figli, solo la legge del più forte lo fa».
Si era avvicinata a lui, sovrastandolo nella sua pura e imponente bellezza.

Storm percepì l’odore della notte di caccia, il sapore dell’aria che gli sferzava il volto. Non aveva mai incontrato Madre Natura nella sua vita e, con la sua vicinanza, conobbe il significato della Vita. Chinò la testa in segno di ringraziamento ma soprattutto di rispetto.
«Florya è una mia figlia, Storm»
Incominciò a raccontare.
«Da Madre mi è costato prendere questa decisione, ma tu non puoi saperlo, giovane rampante creatura della notte»
I bagliori da rosso e arancione, divennero rosati «Florya … »
Bisbigliò Madre Natura.
«Tu dici che la tua vita è conclusa…»
Determinò Madre Natura.
«Ti accontento nobile Gufo, ma non sarò io a prenderla, questa tua vita».

[prossimo appuntamento sabato con capitolo 37: ‘…’]

Autore:

Anno '74, secondo il "personology" è l'anno dell'avventura fantasmagorica. Sono una lettrice accanita, special modo da quando posseggo il Kindle, sono anche una frequentatrice assidua dell'immenso bar di Internet. Sono pigra a ciabattara ma fortunatamente longilinea (anzi, vorrei ingrassare), non ho figli ma ho un fidanzato bambino ed un coniglio puffoso per peluche (che ovviamente tratto nel massimo rispetto) Amo fare shopping, ma solo nelle librerie, adoro andare a mangiare fuori. Amo il caldo anche se da quando vivo qui in Sicilia sta diventando troppo.. caldo e che altro dire? Scopritemi attraverso le mie recensioni, no?

4 pensieri riguardo “Così sia! (cap. 36 ‘La Leggenda delle Anime’)

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